Vocazione Monache Camaldolesi

La formazione dei candidati alla vita monastica comprende: un periodo di preparazione al noviziato in due fasi, note come aspirantato e postulato; il noviziato canonico vero e proprio; gli anni successivi alla professione semplice. Il periodo di formazione ha lo scopo di portare il candidato a cercare un’unione sempre più profonda con Dio attraverso l’acquisizione degli elementi che compongono l’esperienza spirituale monastica.
All’interno dello schema determinato dalle Costituzioni, il processo di formazione iniziale ha come primo criterio quello di “personalizzare il cammino” per favorire un’autentica maturazione del candidato.

Fasi

  • Conoscere la comunità con brevi visite e 6 mesi di esperienza
  • Aspirantato: 1 anno
  • Postulato: 1 anno
  • Noviziato: 2 anni
  • Professione temporanea per 3 anni (Juniorato)
  • Professione monastica solenne o perpetua.

Lo scopo del postulato, insieme all’aspirantato, è quello di incoraggiare le giovani ad adattarsi gradualmente, psicologicamente e spiritualmente, alla loro nuova situazione, in modo che, in un clima di serenità e sotto la guida versatile del maestro, possano studiare attentamente la loro vocazione monastica.

Lo scopo principale del noviziato è quello di far conoscere e far sperimentare alla candidata le esigenze fondamentali della comunità monastica a cui un giorno farà la professione in risposta alla chiamata personale con cui Dio l’ha chiamata a vivere il suo battesimo.
Un approfondimento prolungato e speciale della formazione dopo il noviziato (juniorato) è assolutamente necessario per tutti se si vuole progredire effettivamente nella vita monastica. Il raggiungimento di questo livello, tuttavia, richiede un’intera vita.
In questa nuova fase, l’opera educativa deve considerare l’intera persona della candidata dal punto di vista umano, culturale e spirituale, affinché questa, nel rispetto della sua personalità, si sviluppi in modo armonico ed equilibrato, in vista della vocazione divina che ha liberamente accettato e anche in vista del suo inserimento definitivo nella comunità.

Formazione permanente

L’iniziazione alla vita monastica è un processo di accoglienza emotiva e di celebrazione festosa della grazia divina che ci precede e alla quale il Signore ci rende partecipi nella fede. Ogni monaca, mossa dal Vangelo dell’amore incondizionato del Padre rivelato in Gesù, si propone di lasciare che lo Spirito dilati gli spazi del suo cuore in un processo di trasfigurazione che dura tutta la vita e abbraccia l’intera esistenza.
Nel Prologo della Regola di San Benedetto, la comunità monastica è chiamata scuola del servizio del Signore (RB, Prol. 45). Come tale, la comunità monastica ha un carattere formativo nei confronti dei suoi membri e, allo stesso tempo, sente il bisogno di una formazione continua.
In considerazione dello stretto legame tra identità e formazione, il triplice bene – comunione fraterna, solitudine, evangelium paganorum o evangelizzazione – che sottolinea la caratteristica del carisma camaldolese, deve anche delineare il programma della nostra formazione.